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Notizia 11/05/2021

Cosa abbiamo imparato dal lockdown?







La vera Libertà è un dialogo interiore, un incontro con sé stessi. Non è un concetto ma una percezione.


Abbiamo vissuto in questo periodo in una sorta di limbo, nell’insicurezza, ma sotto la tempesta abbiamo anche capito tante cose. La nostra mente ha preso una piega diversa, si è inclinata ed ha accolto il mondo, la nostra vita e le nostre abitudini.

Ha ascoltato di più, ha dormito di meno e alla fine si è acuita per raggiungere il silenzio che si cela nell’azione.Ha agito con noi, insieme ci siamo presi grossi impegni e abbiamo scalato le vette più alte, mai raggiunte prima.

Abbiamo sofferto e abbiamo sorriso.

Siamo caduti e ci siamo rialzati.

Ma cosa abbiamo realmente capito?


1. Libertà.


Non apprezza la libertà

chi non ha mai

conosciuto la costrizione.

(Fernando Pessoa)



Abbiamo capito che non si è liberi in mancanza di costrizioni. Libertà è uno stato interiore, insieme di risultanze di dialoghi continui con il proprio Sé.
Abbiamo capito che la nostra libertà è strettamente connessa con quella degli altri, profondamente distinta dentro di noi.
Ci si può sentire liberi se c’è comprensione profonda dei propri sentimenti e della propria mente.
Monitorare i flussi in entrata e in uscita offre, spesso, la possibilità di fare una buona analisi, e di conseguenza di sviluppare un buon prodotto.
Ma quello che abbiamo capito in questo periodo è più sottile di un respiro:





La libertà di ognuno ha per limite

la libertà degli altri.

(Alphonse Karr)




2. Solitudine.



“Nella Solitudine,

la mente acquisisce forza

e impara ad appoggiarsi

su sé stessa”

(Laurence Sterne)




Dicono spesso che l’essere umano ha bisogno di appoggi, di stampelle e di certezze per andare avanti e per eccellere, le grandi equazioni e i grandi pensieri sono nati nell’intimità della propria stanza.
Abbiamo capito che la nostra mente può essere il nostro migliore amico o il peggiore incubo.
È un consigliere che, in base all’educazione, studi, compensi e benefici addotti, può essere d’aiuto o ci può rovinare.
La Solitudine è uno strumento per curare e nutrire il Consigliere.
Se vogliamo vivere con gli altri bisogna iniziare a vivere sé stessi con la stessa passione e fedeltà con cui la rondine continua a tornare al suo nido.

3. Silenzio.



“Il Silenzio è una

Fonte di grande Forza “

(Lao Tzu)



Il Silenzio non è assenza di parola, è disordine creativo che permette di arrivare ai più alti traguardi.
Non è inerzia, non è immobilità.
È un flusso cristallino da cui scaturisce la Vita: sana, sinuosa, modellata, imponente.
In Silenzio i propri pensieri risaltano e concretizzano i rumori di fondo, senza esitazione.
Non ci sono certezze, nel silenzio, ma soltanto un giusto equilibrio, la misura del tutto.
Abbiamo capito che Silenzio è profonda comprensione.
Abbiamo imparato ad apprezzare il corteggiamento taciturno e non invadente della propria quiete.
Ci siamo sempre chiesti se il Silenzio parla: oggi, adesso, abbiamo imparato a leggerlo nella sua medesima chiave, un linguaggio antico e rinnovato, un’esaltazione di sapori che crea una pietanza ricca di significato.

4. Responsabilità. Famiglia e Lavoro. Amore e Passione.




La responsabilità è individuale,

non della comunità.

(Mark Twain)



Abbiamo sempre visto la responsabilità come un onere, un peso, un dovere che preme e soffoca, un’imposizione, un criterio per gli altri da porre come giudizio, aspettativa, contezza del nostro operato dal punto di vista lavorativo e umano.

Per loro sei responsabile soltanto in base a numeri, produzione e risultato.
Questi attimi di vita vissuti nella paura della perdita, nell’attesa, nel terrore di non riuscire negli intenti, di non poter svolgere le proprie attività, questi attimi di vita ci hanno insegnato che la mancanza di responsabilità è l’indifferenza, estraneità.
I risultati non riflettono sempre un pensiero onesto e leale ma sono frutto di un’attitudine e di un sentimento, di un concreto e attento susseguirsi di attività dove l’ingrediente principale è l’attenzione, la presenza e la passione.

Oggi, abbiamo capito che Responsabilità non è incaricarsi dei problemi di tutti, fare anche il lavoro degli altri, aiutare l’intero Universo. Non è fare di più.
Essere significa agire. Responsabilità è azione, risoluzione.

Responsabilità è agire, a necessità insorgente, la responsabilità è esserci! Esserci con tutte le sue sfaccettature.

Essere significa Casa, un luogo nelle nostre viscere, un luogo caldo e accogliente, un lungo sentire senza condizioni, spontaneo.

Responsabilità è Presenza, a sé stessi e agli altri.

Essere è Responsabilità.



L’amore comincia prendendosi

cura di quelli più vicini:

quelli che sono a casa.

(Madre Teresa di Calcutta)



Dunque, non parliamo più di Smart Working ma di come ritrovare la Presenza ovunque noi siamo.
Parliamo di come trattiamo i nostri cari, di cosa siamo e di cosa diventiamo insieme a loro.


Concludo questo piccolo tuffo nel presente con una frase che una volta ho sentito e me la sono portata dietro negli anni:

“Non ho mai conosciuto
una persona pigra o svogliata.
Ho spesso incontrato persone prive di interessi, di passioni.”


Abbiamo oggi capito che il lavoro è passione e presenza, che la Famiglia è respiro e tranquillità e oggi, magari costretti dalle circostanze, le abbiamo coniugate con diligenza, Amore, col candore di un bambino.

Abbiamo imparato la dolcezza di uno sguardo e i sentimenti forti di un ritorno.
Abbiamo stretto mani ad estranei e abbiamo gioito insieme dei successi condividendone i dolori.

Abbiamo vissuto la comunità senza mai timbrarne il cartellino, le case in cui viviamo non hanno mai suscitato i nostri sensi, le nostre cure per l’altrui bisogno.
Siam sempre Altrove, non siamo per niente.


La Storia ci ha chiamato, oggi, al Ricordo.
Il ricordo di chi siamo stati e la speranza di poter essere grazie a quel Passato.

Così abbiamo imparato a non dare per scontato dove siamo, i posti che frequentiamo, le persone che ci vivono e che viviamo.

Abbiamo imparato ad esserci, a stare, a restare.
Partenze, arrivi, andare.
Concetti che, oggi, hanno aperto varchi dentro di noi, portandoci su autostrade deserte di un’ubiquità consapevole.
Abbiamo riscoperto il Valore della Presenza, di cosa significa arrivare a tutti e ovunque, raggiunti oggi dalla tecnologia ci ha sussurrato mille possibilità dispiegando le ali della creatività.
Vi è un solo limite a tutti i traguardi e a tutti i successi: il limite della propria immaginazione.

Più uniti che mai possiamo soltanto viaggiare tra i colori e i toni forti della fiducia e dipingere possibilità con la sicurezza con la quale abbiamo imparato a respirare profondamente la Vita.



Può darsi che non siate

responsabili per la situazione

in cui vi trovate,

ma lo diventerete

se non fate nulla

per cambiarla.

(Martin Luther King Jr.)







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